Viggiano è un comune italiano di 3.195 abitanti della provincia di Potenza in Basilicata. Con una lunga tradizione musicale ed in particolare arpistica, Viggiano è nota con l'appellativo di "Città dell'arpa e della musica".
Viggiano sorse inizialmente a valle, a pochi chilometri dalla città romana di Grumentum di cui divenne "pagus"; il suo nome sembra derivi dal nome della famiglia gentilizia romana Vibius o Vettius. L'iniziale
posizione a fondo valle venne abbandonata nel corso del X secolo dopo
la distruzione di Grumentum (872) per sfuggire alle razzie deei
Saraceni. Certe, anche se poche, le tracce dell'influsso che
Longobardi, Bizantini e monaci Basiliani esercitarono in epoca
medievale. I Longobardi fortificarono il centro ricostruito sulla corona
montana; i Bizantini e i Basiliani hanno lasciato traccia con il
monastero di Santa Maria "La Preta" sul torrente Casale e con la
scultura lignea della Madonna Nera. Viggiano subì varie vicissitudini
storico-politiche e varie dominazioni: passò dagli Angioini, ai Pipino,
dai Dentice ai Loffredo fino ai Sanfelice di Monteforte.
Nei secoli XVII e
XVIII Viggiano conobbe un certo benessere dovuto all'abilità dei suoi
artigiani (in particolare ebanisti e costruttori di strumenti musicali)
e dei suoi "Suonatori di strada" che si spinsero in ogni angolo del
mondo alimentando la fama del "Viggianese musicante girovago".
"Ho l'arpa al collo, son viggianese, tutta la terra è il mio paese" scrisse il poeta P.P. Parzanese a proposito dei musicanti viggianesi.
Questa emigrazione temporanea, resa ancora più massiccia dopo il terremoto del dicembre 1857, contribuì notevolmente al progresso economico, culturale e civile del paese. Nacque infatti già nel 1876 il giornale "L'Arpa Viggianese". Di ritorno dalle grandi città europee ed americane i musicanti importarono e diffusero le idee della massoneria facendo di Viggiano la loggia massonica più importante del mezzogiorno dopo Bari.
"Ho l'arpa al collo, son viggianese, tutta la terra è il mio paese" scrisse il poeta P.P. Parzanese a proposito dei musicanti viggianesi.
Questa emigrazione temporanea, resa ancora più massiccia dopo il terremoto del dicembre 1857, contribuì notevolmente al progresso economico, culturale e civile del paese. Nacque infatti già nel 1876 il giornale "L'Arpa Viggianese". Di ritorno dalle grandi città europee ed americane i musicanti importarono e diffusero le idee della massoneria facendo di Viggiano la loggia massonica più importante del mezzogiorno dopo Bari.
Nel 1907 i Viggianesi diedero vita al più importante giornale socialista della Basilicata "Il Ribelle", ristampato nel 2004 dal Comune di Viggiano e da "L'Antissa Edizioni".
Il paese è ricco di bellissime chiese, tra cui il Santuario sul Sacro Monte, edificato nel XVI sec. proprio sul luogo dove, secondo la leggenda, venne trovata la Sacra Icona; i resti della chiesa di S. Pietro Apostolo, la Chiesa di S. Antonio, annessa al Convento di S. Maria del Gesù, nella quale si custodisce un bellissimo Coro Ligneo di fine '800, la Chiesa di S. Benedetto; La Chiesa di S. Sebastiano in piazza Plebiscito e la Chiesa di S. Maria del Monte o del Deposito, edificata
nel '700, con l'attuale composizione architettonica, ricca di
stucchi, altari marmorei, affreschi e tele di scuola napoletana e del
pittore lucano M. Lanziani.
Nel 1965 la Chiesa di S. Maria del Monte fu elevata dal Papa Paolo VI a "Basilica Pontificia Minore" ed in occasione del Giubileo del 2000 è stata dotata di imponente portone di bronzo a formelle raffiguranti la storia di Viggiano e della sua Madonna. Nella basilica infatti è custodita da settembre a maggio la statua della Madonna Nera che già nel 1892 venne incoronata dal Vescovo Tiberio; la cerimonia è stata poi ripetuta il 28 aprile 1991 da S.S. Papa Giovanni Paolo II che riconfermò la Madonna di Viggiano "Regina e madre delle Genti Lucane" oltre che protettrice della Basilicata.
Nel 1965 la Chiesa di S. Maria del Monte fu elevata dal Papa Paolo VI a "Basilica Pontificia Minore" ed in occasione del Giubileo del 2000 è stata dotata di imponente portone di bronzo a formelle raffiguranti la storia di Viggiano e della sua Madonna. Nella basilica infatti è custodita da settembre a maggio la statua della Madonna Nera che già nel 1892 venne incoronata dal Vescovo Tiberio; la cerimonia è stata poi ripetuta il 28 aprile 1991 da S.S. Papa Giovanni Paolo II che riconfermò la Madonna di Viggiano "Regina e madre delle Genti Lucane" oltre che protettrice della Basilicata.
Siti web:
http://www.comuneviggiano.it
http://www.aptbasilicata.it/Viggiano.608.0.html
http://www.basilicata.cc/lucania/viggiano/index0.htm
http://www.prolocoviggiano.it